L’inquinamento e le sue radici antiche

L’inquinamento è un’alterazione dell’ambiente da parte di elementi
dannosi per l’ambiente e per la salute dell’individuo.
I danni possono essere sia temporanei che permanenti e possono
comportare un disequilibrio dei cicli naturali.
Nella nostra epoca l’inquinamento è in continuo aumento ma esso ha
origini antiche, come riporta un articolo del 1983 sulla rivista Scienze
che dice testualmente: “La fuliggine trovata sul soffitto delle caverne
preistoriche fornisce ampie prove dei livelli elevati di inquinamento
associati alla ventilazione inadeguata di fiamme libere”.
Con secoli di anticipo sulla prima rivoluzione industriale in Inghilterra, re
Edoardo I d’Inghilterra, vietò la combustione di carboni fuoco bituminosi
(sea coal, o carbone di mare, era allora un costituente della sabbia di
fonderia, differente dal carbone largamente utilizzato in seguito) per
mezzo di un editto del 1272.
L’inquinamento dell’aria continuerà ad essere un problema inglese,
soprattutto in seguito, durante la rivoluzione industriale, fino al recente
passato con il grande smog di Londra nel 1952.
La capitale britannica ha registrato anche uno dei primi casi estremi di
problematiche legate alla qualità delle acque con la grande “puzza” sul
Tamigi del 1858, che di lì a poco avrebbe portato alla costruzione del
sistema fognario londinese.
È stata la rivoluzione industriale che ha provocato l’inquinamento
ambientale come lo conosciamo oggi.
Il sorgere di grandi fabbriche e il consumo di enormi quantità di carbone
e altri combustibili fossili ha dato luogo a un inquinamento atmosferico
senza precedenti: il grande volume di scarichi industriali chimici s’è
aggiunto al crescente carico di rifiuti antropici non trattati.
Chicago e Cincinnati sono state le prime due città americane a
emanare leggi a garanzia di aria più pulita nel 1881.

Eventi estremi per smog a causa dello smog sono stati riferiti per le città
di Los Angeles e di Donora (Pennsylvania) alla fine del 1940, servendo
come un forte richiamo per l’opinione pubblica moderna.
L’inquinamento è diventato poi un tema popolare dopo la Seconda
guerra mondiale, a causa della ricaduta radioattiva dal conflitto atomico
in Giappone, e dai test precedenti e successivi.

L’inquinamento ha cominciato a toccare in modo importante l’attenzione
dell’opinione pubblica negli Stati Uniti tra la metà degli anni Cinquanta e
l’inizio dei Settanta, quando il Congresso approvò la legge sul controllo
del rumore.
In Italia la sensibilità pubblica sull’argomento ha ugualmente segnato un
picco d’interesse dal secondo dopoguerra.
Il disastro di Seveso è un altro paletto per l’evoluzione nella coscienza
ambientale italiana: l’incidente, avvenuto il 10 luglio 1976, a tre mesi di
distanza dalla promulgazione della legge Merli, nell’azienda ICMESA di
Meda, provocò la fuoriuscita di una nube di diossina del tipo TCDD, una
tra le sostanze tossiche più pericolose esistenti. La nube tossica investì
una vasta area di terreni nei comuni limitrofi della bassa Brianza, in
particolare Seveso, con seimila residenti esposti ai danni.
L’inquinamento oggi ha gravi conseguenze sull’ambiente ed è un
fenomeno che peggiora di giorno in giorno. E’ bene seguire alcune
regole per non peggiorare la situazione come: ridurre l’utilizzo di
macchine e preferire mezzi pubblici, evitare gli sprechi e fare la raccolta
differenziata. Ma la strada è ancora lunga da percorrere.

Alessia Antonicelli 3 E

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