L’intelligenza artificiale ieri e oggi

Al giorno d’oggi, durante la nostra vita quotidiana, ci capita spesso di utilizzare
l’intelligenza artificiale, anche detta AI (Artificial Intelligence). Ma come siamo arrivati
a tutto questo, e dove siamo destinati ad arrivare?

L’AI nacque con l’avvento dei computer nel 1956. La sua nascita venne fissata in
questo anno perché per la prima volta in un convegno si parlò di sistema
intelligente, definizione che abbiamo ormai sostituito con Intelligenza Artificiale.
Durante questo convegno furono presentati alcuni programmi capaci di effettuare
ragionamenti logici, come il programma Logic Theorist, sviluppato da Newell e
Simon. La nascita di questi programmi diede il via ad una serie di ricerche ed
esperimenti da parte di università e aziende informatiche. Dopo anni di ricerche
nacque il LISP, il primo linguaggio di programmazione, ma si scoprirono anche
alcune limitazioni che presentava l’AI, che non sembrava poter riprodurre i
ragionamenti dell’essere umano.
Negli ultimi anni OpenAI ha realizzato un nuovo programma con l’intelligenza
artificiale, la chat GPT, che genera risposte simili a quelle umane all’interno di un
discorso.
Uno dei suoi principali vantaggi è quello di generare testi ‘’imparando’’ da
conversazioni che ha avuto precedentemente con gli utenti, in modo da offrire
risposte sempre più corrette e personalizzate.
Utilizzata principalmente per divertimento, la chat GPT può aiutarci a tradurre un
testo, scrivere titoli, post per i social media, articoli e notizie.
Nonostante la qualità e la quantità di contenuti che il programma ci offre, possiamo
riscontrare alcuni limiti dell’applicazione. La Chat GPT può avere difficoltà a
comprendere il contesto del discorso, non essere in grado di dare informazioni su
eventi accaduti dopo il 2021 e non generare testi dettagliati se le istruzioni sono
troppo generiche.
Al giorno d’oggi esistono programmi in grado di generare immagini attraverso l’AI, la
cosiddetta Artificial Intelligence Art. In costante sviluppo, continua a migliorare la
qualità e l’accuratezza dei dettagli delle foto che pian piano stanno diventando
sempre più realistiche e sempre più complicato riconoscere un’immagine vera da
una creata tramite l’intelligenza artificiale.

Emma Ridger 3 E

 

 

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